Approfitto dell’ultimo rapporto FIRE sugli Energy Manager (rif. 2013) per estrarre il paragrafo riferito alla figura professionale dell’Esperto Gestione Energia, evidenziando alcune parti significative le quali ritengo debbano essere ben conosciute da chi vuole intraprendere questa professione, ma soprattutto da chi si rivolge agli EGE i quali devono veder soddisfatte le proprie aspettative.
Consiglio di visionare l’intero documento che come sempre fornisce un quadro preciso e aggiornato sugli Energy Manager che operano in Italia (link).
Gli Esperti in gestione dell’energia (EGE) – pag.13
Già le direttive 2002/91/CE e 2006/32/CE, rispettivamente sulle performance energetiche degli edifici e sui servizi energetici, hanno richiesto ai Paesi membri di dotarsi di schemi per assicurare la qualificazione ed eventualmente la certificazione dei professionisti e degli operatori del settore dell’energia. Una richiesta confermata nelle direttive successive.
Per quanto riguarda la formazione della figura dell’energy manager i percorsi disponibili sono molteplici, e si basano su una formazione preferibilmente universitaria (e.g. ingegneria con indirizzi energetici, come suggerito dalla circolare ministeriale 219/F del 1992), eventualmente integrata da master dedicati all’efficienza energetica ed alle fonti rinnovabili e/o corsi di formazione. Risulta poi fondamentale curare l’aggiornamento professionale, per cui esistono varie iniziative a livello nazionale, come i corsi generali o su temi specifici organizzati da ENEA e FIRE.
L’energy manager è una figura interdisciplinare che risponde a diverse esigenze e che trova spazio sia lato domanda, sia lato offerta (ESCO e altri operatori di settore). In questa ottica sono state emanate alcune norme tecniche che prevedono il coinvolgimento di tale figura, come la norma europea EN 16001 sui sistemi di gestione dell’energia (SGE) – nel 2001 sostituita dallo standard internazionale ISO 50001 –, la EN 15900 sui servizi di efficientamento energetico, la UNI CEI 11339 sugli esperti in gestione dell’energia (EGE) e la UNI CEI 11352 sulle ESCO.
L’EGE, in particolare, consente di certificare le competenze degli energy manager e di sfruttare anche le opportunità aperte dalla legge 14 gennaio 2013 n. 4 sulle figure professionali non organizzate in ordini e collegi. La norma UNI CEI 11339 inquadra l’EGE in accordo alla definizione del D.Lgs. 115/08, che all’art. 2 comma z) lo definisce: “soggetto che ha le conoscenze, l’esperienza e la capacità necessarie per gestire l’uso dell’energia in modo efficiente”.
L’EGE dunque è una figura professionale moderna ed interdisciplinare chiamata ad agire nel contesto di un nuovo mercato europeo dell’energia che, in attuazione delle Direttive comunitarie che impongono la liberalizzazione del settore, sta cambiando profondamente anche l’equilibrio degli interessi tra consumatori, fornitori di energia ed ESCO.
Tale figura associa alle competenze tecniche delle solide basi in materie ambientali, economico-finanziarie, di gestione aziendale e di comunicazione. Essa inoltre si presta naturalmente al ruolo di responsabile del Sistema Gestione Energia nell’ambito della norma ISO 50001.
Si tratta di capacità sviluppabili attraverso un percorso formativo adeguato e, soprattutto, mediante l’esperienza sul campo. Non è quindi una qualifica che si possa conseguire unicamente grazie a corsi o alla nomina della legge 10/91. Su questo ultimo punto, il responsabile nominato può configurarsi come esperto in gestione dell’energia nel caso in cui abbia operato per un numero sufficiente di anni come energy manager.
Il D.M. 28 dicembre 2012 sui certificati bianchi ha inserito l’obbligo di certificarsi UNI CEI 11339 per gli energy manager nominati da aziende ed enti interessati a presentare progetti nell’ambito del meccanismo di incentivazione. Tale obbligo diverrà operativo entro due anni dall’entrata in vigore del decreto di attuazione dell’art. 16 del D.Lgs. 115/2008, ancora non pubblicato. Tale previsione ha ovviamente dato un maggiore stimolo alle certificazioni.
A fine ottobre 2013 risultano certificati sul sito di Accredia (www.accredia.org) 135 EGE, tenendo presente che il numero di certificati effettivi è sicuramente maggiore, sia per i ritardi prima della pubblicazione nell’elenco, sia perché gli organismi di certificazione in via di accreditamento non vedono i loro elenchi pubblicati nelle banche dati di Accredia.
La FIRE, per rispondere alle richieste delle direttive europee e al nuovo contesto del mercato energetico, ha attivato un sistema di certificazione dell’energy management che risponde alla norma tecnica, il SECEM (www.secem.eu). Il SECEM è stato accreditato a inizio 2012, risultando il primo organismo ad ottenere questo riconoscimento per la norma UNI CEI 11339.