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Il GSE informa attraverso alcune FaQ, nella sezione aspetti normativi (link), in merito all’attuazione dell’articolo 7 D.lgs 102/2014 a partire dal prossimo 18 Luglio 2016.

 

Q1 Una ESCO non certificata secondo la UNI 11352 o una società che non abbia nominato un Esperto Gestione Energia (EGE) certificato secondo la UNI 11339, successivamente alla data del 18 luglio 2016, può presentare nuovi progetti di efficienza energetica al fine di ottenere i Certificati Bianchi?
A partire dal 18 luglio 2016 le ESCO non certificate UNI CEI 11352 e le società che non abbiano nominato un Esperto di Gestione Energia (EGE) certificato secondo la UNI 11339 non potranno presentare nuovi progetti standard (RVC-S), analitici (RVC-A) o a consuntivo (PPPM).
L’art. 12, comma 5, del D.Lgs. 102/2014, infatti, stabilisce che dal 18 luglio 2016, i soggetti di cui all’articolo 7, comma 1, lettere c), d) ed e) del decreto ministeriale 28 dicembre 2012 possono partecipare al meccanismo dei certificati bianchi solo se in possesso di certificazione, rispettivamente, secondo le norma UNI CEI 11352 e UNI CEI 11339.

 

Q2 Una ESCO non certificata secondo la UNI 11352 o una società che non abbia nominato un Esperto Gestione Energia (EGE) certificato secondo la UNI 11339, successivamente alla data del 18 luglio 2016, può presentare le richieste di rendicontazione (RVC) per progetti presentati in data antecedente?
Si, le ESCO non certificate UNI CEI 11352 e le società che non abbiano nominato un Esperto Gestione Energia (EGE) certificato secondo la UNI 11339 possono continuare a presentare le rendicontazioni relative ai progetti presentati prima del 18 luglio 2016.

 

Q3 Per le società con e senza obbligo di nomina di Energy Manager (EM), successivamente alla data del 18 luglio 2016, è necessario che l’EM e l’Esperto Gestione Energia (EGE) certificato secondo la UNI 11339 siano lo stesso soggetto?
No, Energy Manager ed Esperto Gestione Energia (EGE) possono essere soggetti diversi.

 

Riferimenti normativi
DM 28/12/2012 Art. 7. Modalità di esecuzione dei progetti ai fini del conseguimento degli obblighi
  1. c) tramite società terze operanti nel settore dei servizi energetici, comprese le imprese artigiane e loro forme consortili;
  2. d) tramite i soggetti di cui all’art. 19, comma 1, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, che hanno effettivamente provveduto alla nomina del responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia;
  3. e) tramite le imprese operanti nei settori industriale, civile, terziario, agricolo, trasporti e servizi pubblici, ivi compresi gli Enti pubblici purché provvedano alla nomina del responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia applicando quanto previsto all’art. 19, comma 1, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, ovvero si dotino di un sistema di gestione dell’energia certificato in conformità alla norma ISO 50001 e mantengano in essere tali condizioni per tutta la durata della vita tecnica dell’intervento.
D.lgs 102/2014 Art. 8 Diagnosi energetiche e sistemi di gestione dell’energia
comma 2. Decorsi 24 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, le diagnosi di cui al comma 1 sono eseguite da soggetti certificati da organismi accreditati ai sensi del regolamento comunitario n. 765 del 2008 o firmatari degli accordi internazionali di mutuo riconoscimento, in base alle norme UNI CEI 11352, UNI CEI 11339 o alle ulteriori norme di cui all’articolo 12, comma 3, relative agli auditor energetici, con l’esclusione degli installatori di elementi edilizi connessi al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici. Per lo schema volontario EMAS l’organismo preposto è ISPRA.
D.lgs 102/2014 Art. 12 Disponibilità di regimi di qualificazione, accreditamento e certificazione
comma 5. I soggetti di cui all’articolo 7, comma 1, lettere c), d) ed e) del decreto ministeriale 28 dicembre 2012, decorsi ventiquattro mesi dall’entrata in vigore del presente decreto, possono partecipare al meccanismo dei certificati bianchi solo se in possesso di certificazione, rispettivamente, secondo le norma UNI CEI 11352 e UNI CEI 11339.

 

[Fonte:GSE]

Oggi si è concluso il periodo di inchiesta pubblica del documento predisposto dal Ministero dello Sviluppo Economico sulle nuove linee di indirizzo del meccanismo dei Certificati Bianchi (link).

Essendo noi EGE coinvolti in maniera importante su questo tema, al pari degli altri fornitori di servizi energetici, abbiamo voluto dare il nostro contributo con un documento che puntasse direttamente all’elemento più critico e che crediamo rappresenti la minaccia più grande al rilancio del meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica. A tal proposito vogliamo ricordare che questo strumento dovrà garantire il raggiungimento del 60% degli obiettivi di efficienza energetica dell’Italia, secondo quanto dichiarato nella legge di recepimento della seconda direttiva europea sull’efficienza energetica.

Grazie al continuo confronto tra gli associati del nostro network, confermato dal sondaggio predisposto per l’occasione, risulta un’oggettiva difficoltà nel gestire i rapporti con i valutatori dei progetti in tutte le fasi del processo, sia dal punto di vista burocratico che tecnico.

Come in altre occasioni analoghe, oltre a mettere in evidenza quelli che riteniamo essere i punti di debolezza, abbiamo suggerito alcune proposte che crediamo possano dare valore aggiunto al meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica ovvero:

– la condivisione con i beneficiari finali delle informazioni tecniche (algoritmi di calcolo delle baseline, valori di benchmark, coefficienti di addizionalità), che sono frutto della grande esperienza acquisita fino ad oggi dai valutatori dei progetti

– l’inclusione tra i progetti da incentivare con i Certificati Bianchi dell’implementazione del sistema di gestione dell’energia certificato ISO50001, specificando questa volontà fin da subito in modo da spingere il mercato verso una delle best practice disponibili per usare l’energia in maniera razionale.

 

Link per scaricare il documento con le nostre osservazioni

Link per accedere al risultato del sondaggio su TEE e Diagnosi Energetiche

Approfitto dell’ultimo rapporto FIRE sugli Energy Manager (rif. 2013) per estrarre il paragrafo riferito alla figura professionale dell’Esperto Gestione Energia, evidenziando alcune parti significative le quali ritengo debbano essere ben conosciute da chi vuole intraprendere questa professione, ma soprattutto da chi si rivolge agli EGE i quali devono veder soddisfatte le proprie aspettative.

Consiglio di visionare l’intero documento che come sempre fornisce un quadro preciso e aggiornato sugli Energy Manager che operano in Italia (link).

 

Gli Esperti in gestione dell’energia (EGE)  – pag.13

Già le direttive 2002/91/CE e 2006/32/CE, rispettivamente sulle performance energetiche degli edifici e sui servizi energetici, hanno richiesto ai Paesi membri di dotarsi di schemi per assicurare la qualificazione ed eventualmente la certificazione dei professionisti e degli operatori del settore dell’energia. Una richiesta confermata nelle direttive successive.

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