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Smart Energy Industriale: le nuove prospettive per l’EGE

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 “Smart Energy nel comparto industriale: il ruolo delle ESCo e la dinamica della competizione”, questo il tema della seconda tavola rotonda dell’Energy Efficiency Report 2019, presentato il 19 giugno nel campus Bovisa del Politecnico di Milano, alla quale per AssoEGE ha preso la parola Eros Tassi, membro del Comitato Tecnico Scientifico, per delineare la figura dell’EGE in tema di Smart Energy Industriale.

Il punto di partenza della riflessione è che il 30% degli investimenti in efficienza energetica è ancora allocato nell’industria, mentre i propositi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima affidano all’industria solo 1 Mtep dei 9 Mtep annui di minor consumo di energia primaria ottenuto tramite efficienza energetica. Anche escludendo il settore trasporti, i risparmi provenienti dal settore industriale non peserebbero più del 15% sui rimanenti 6.7 Mtep. Scaturiscono alcune considerazioni:

  • L’attuale decreto energivori spiazza l’efficienza energetica. Il legislatore dovrebbe reagire ai segnali, interrogandosi sull’opportunità di accordare un incentivo chiedendo poco o nulla in cambio. Interi settori potrebbero accumulare anni di ritardo nell’efficienza energetica perché tenuti al riparo da uno sgravio, salvo pagarne le conseguenze al cessare dell’efficacia di quest’ultimo.
  • Il manifatturiero italiano è in fase di maturità: tipicamente, in questa fase gli interventi disponibili tendono a offrire margini più ridotti e richiedono maggiorcriticità di configurazione e dimensionamento. Ma sarebbe un errore pensare che la priorità venga meno. Al contrario, la fase di maturità vede competitor a livelli simili e la tendenza ad un effetto “chi vince piglia tutto”: è proprio questo lo scenario in cui aumenta il beneficio marginale sulla competitività, dato che piccoli miglioramenti possono risultare decisivi. 
  • Nel report emerge inoltre la crescente digitalizzazione industriale a tutti i livelli di impresa: dai sensori e PLC a bordo macchina, a salire attraverso SCADA fino ad ERP e cloud. Non solo, uscito dall’ambito di singolo sito o impresa, va considerata la connessione tra tutto il sistema di generazione, consumo e interscambio: abbiamo visto che la cogenerazione resta l’intervento principe, nonostante qualche segno di sofferenza. Nel nuovo paradigma smart energy, per un sito produttivo, diventare prosumer potrebbe deciderne la competitività, eventualmente in sinergia con la possibilità di gestione dei profili di carico. Quindi, di nuovo: gli interventi decisivi tendono ad avere configurazione complessa e, in particolare, sono condizionati dalla capacità di gestire grandi quantità di dati, sia in fase di realizzazione che in esercizio: la competenza nella complessità non è opzionale.

Nel report emerge tuttavia l’inclinazione dell’utente a gestire l’intervento in autonomia: questi si rivolge a un fornitore che di fatto gli implementa interventi che avranno benefici economici: quale che sia l’arrangiamento commerciale, l’utente lascia una parte di benefici al fornitore, sotto forma di investimento o di flussi economici durante l’esercizio. Per quanto sia evidentemente coerente che il fornitore abbia la propria prestazione remunerata, si svolge di fatto una negoziazione, nella quale è raccomandabile per l’utente l’assistenza di una figura competente, considerando che il fornitore costituisce parte esperta nell’oggetto di negoziazione, per esperienza accumulata e spesso essa stessa affiancata da consulenti esperti.

Il valore di un’assistenza esperta di parte, in realtà comincia a monte della decisione di un intervento: essa permette di individuare le opportunità e di tenerne aggiornata una lista di priorità, mentre si sta monitorando e imparando dalle misure già messe in atto. Ricorrere ad un’assistenza esperta è l’investimento in efficienza energetica con i migliori PBT e TIR. Nel report emerge che più della metà degli EGE intervistati ha qualche incarico come EM; eppure, a 30 anni dal varo della figura, l’obbligo di EM è ancora largamente disatteso o aggirato con ricopertura da parte di figure senza i requisiti opportuni.

Per vederla da un altro punto di vista, trascurare la complessità finisce per mandare segnali sotterranei di un certo nervosismo, come testimoniano i numerosi rumors su nuove figure professionali specialistiche in campo energy di cui si vorrebbe creare il percorso. A titolo di esempio, si sente parlare di Esperto Energetico Ambientale, forse specializzato nell’attenersi ai dettami dei Criteri Ambientali Minimi; in ambito europeo si sta sviluppando, l’Energy Saving Evaluator, figura che rischierebbe numerosi ricoprimenti col già esistente CMVP (Certified Measurement and Verification Professional); l’FEPC (Facilitatore dei Contratti a Rendimento Energetico), all’estremo opposto dovrebbe avere una trasversalità improbabile da trovare effettivamente in un’unica persona.

Quella dell’Esperto in Gestione Energetica è una figura gestionale, manageriale e, in un progetto energy complesso che richiede competenze impossibili da raggruppare in una sola persona, è la risposta all’esigenza: rende direttamente disponibili molte competenze e dialoga con le figure specializzate che portano le competenze residue: l’EGE può coordinare tutti i soggetti coinvolti nella complessità di una gestione energetica, amplificando al meglio le competenze di tutti. 

Nel numero 12 del Giornale dell’Ingegnere a pagina 15 è possibile leggere un interessante articolo che racconta quanto emerso durante il convegno organizzato dal FIRE in occasione del Key Energy di Rimini dove si è trattato dei soggetti e delle figure professionali che si occupano di Efficienza Energetica in Italia.

Clicca qui per leggere la rivista e l’articolo a cui si fa riferimento

Documento Assoege su ISO50001

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Grazie alle esperienza fatte negli ultimi anni a livello internazionale, è ampiamente riconosciuto che un sistema di gestione dell’energia garantisce vantaggi di tipo ambientale, economico e di competitività per l’organizzazione che decide di implementarlo.

La diffusione dell’ISO50001, per Assoege, rappresenta la priorità 1 del 2017 e per questa ragione abbiamo chiesto al nostro Comitato Tecnico Scientifico (per maggiori dettagli) di lavorare ad un documento in cui ilustrare lo scenario di riferimento e prospettive future, includendo le proposte che la nostra  associazione ha portato a tutti i tavoli istituzionali.

Un doveroso ringraziamento a tutte le persone che hanno contribuito alla stesura del documento.

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KEY ENERGY 2016: bilancio molto positivo per ASSOEGE

GRAZIE A TUTTI I SOCI CHE SONO STATI PRESENTI (E QUELLI CHE AVREBBERO VOLUTO ESSERCI) E CHE HANNO PERMESSO DI CONFERMARE ANCORA UNA VOLTA LA FORZA DEL NOSTRO NETWORK!

Dopo le esperienze positive del SOLAR EXPO | THE INNOVATION CLOUD di Milano e dello SMART ENERGY EXPO di Verona, per la prima volta ASSOEGE ha partecipato con un proprio stand al KEY ENERGY l’evento inteimg_6174rnazionale dedicato allo Sviluppo Sostenibile che si è svolto dall’8 all’11 novembre alla Fiera di Rimini, che si è confermato un evento di successo per numero di visitatori e qualità degli appuntamenti congressuali.

Molte le presenze registrate allo stand di ASSOEGE (Padiglione B5 Stand 124), dove è stato possibile incontrare i rappresentanti dell’associazione e richiedere materiale informativo sui servizi offerti, oltre alle pubblicazioni di settore e agli opuscoli divulgativi pensati per i non addetti ai lavori.

Un bilancio positivo anche per gli organizzatori, la 20° edizione della manifestazione ECOMONDO ha visto infatti la presenza di oltre 105.000 visitatori nelle quattro giornate di apertura (+2% rispetto al 2015).

Esperti di ASSOEGE sono stati protagonisti, a titolo personale ma anche in rappresentanza dell’associazione, di molti convegni durante i quattro giorni della manifestazione. Di queste si menzionano le partecipazioni di Andrea Tomiozzo che per Assoege ha partecipato ai due appuntamenti “8 round per l’Efficienza” dell’ENEA, rispettivamente Sistemi di monitoraggio per l´efficienza e Diagnosi energetica: stato ed evoluzione; Michele Santovito ha invece preso parte alla tavola rotonda del convegno del FIRE su Certificati bianchi: il mercato dei TEE

A queste presenze si è aggiunto il nostro evento “Perimg_6173chè investire 100€ in Assoege?” dove sono state illustrate le esperienze realizzate dall’associazione, specificandone le modalità operative ed anticipando gli obiettivi previsti nel prossimo periodo.

Da segnalare durante l’incontro la presenza della delegazione di Unioncamere con la quale da poche settimane è stato rinnovato il protocollo di intesa e ci vedrà coinvolti come supporto tecnico operativo nel progetto SME Energy Check Up.

Di seguito il materiale presentato:

 

Nei giorni scorsi è stato attivato dal Ministero dello Sviluppo Economico il Registro Trasparenza. Sono invitati a registrarsi i soggetti, le persone fisiche o giuridiche, che rappresentano professionalmente presso il Ministero dello sviluppo economico (MISE) interessi leciti, anche di natura non economica.

E’ necessario essere registrati nel caso in cui si voglia richiedere un incontro al Ministro, ai Viceministri e ai sottosegretari, a partire dal 6 ottobre 2016.

AssoEGE nello spirito di trasparenza ed in linea con i propri obiettivi ha deciso di aderire fin da subito al Registro recependo il codice di comportamento e sottoscrivendo il codice di condotta del MiSE.

L’adesione consente differenti possibilità:

  • Riunioni con Ministro, Viceministri, Sottosegretari: le organizzazioni e i liberi professionisti che svolgono attività rientranti nell’ambito di applicazione del Registro devono registrarsi per poter partecipare a tali incontri;
  • Consultazioni pubbliche:  il MISE invia segnalazioni automatiche ai soggetti registrati riguardo a consultazioni nei settori di interesse da essi indicati; differenziazione tra soggetti registrati e non registrati in sede di pubblicazione dei risultati; le organizzazioni iscritte possono presentare proposte, richieste, suggerimenti, studi, ricerche, analisi, memorie scritte, documenti e qualsiasi altra comunicazione relativa all’interesse rappresentato;
  • Gruppi di esperti: le strutture del MISE che gestiscono tali gruppi sono invitate a verificare se l’organizzazione a cui appartiene un determinato esperto è registrata. Se non lo è si attiveranno per farlo iscrivere;
  • Indirizzari (mailing list): le organizzazioni interessate che figurano nelle mailing list create per informare i rispettivi membri circa determinate attività del MISE o iniziative saranno invitate a registrarsi;
  • Contatti con i rappresentanti di interessi: il personale è invitato a promuovere la conoscenza del Registro e a incoraggiare gli interlocutori non ancora registrati a registrarsi.

Lo scorso 17 giugno si è tenuta l’assemblea annuale dell’associazione, occasione di confronto tra colleghi EGE, di aggiornamento e a distanza di quattro anni dal suo insediamento c’è stata l’elezione per il rinnovo del consiglio direttivo.

Il nuovo direttivo è composto da: Luca Bertoni, Simone Castronovo, Davide Mariani, Davide Rizzinelli, Michele Santovito, Roberto Savoldelli, Andrea Tomiozzo.

A distanza di qualche mese e reduci dalle diagnosi energetiche obbligatorie previste dall’articolo 8 del D.Lgs. 102/14, grazie al lavoro di alcuni dei nostri colleghi abbiamo voluto aggiornare il documento che ha come principale scopo, fornire alcuni strumenti per quantificare il tempo necessario per lo svolgimento di una diagnosi energetica.

In quest’ultima revisione è stata inclusa la parte relativa al settore civile (non-terziario).

Per scaricare il documento clicca qui.

In vista della prossima scadenza del 5 dicembre, abbiamo verificato tra i nostri soci chi fosse ancora in grado di accogliere nuove richieste per svolgere attività di diagnosi energetiche ai sensi del D.Lgs. 102/14.

Nonostante molti associati non prendano più nuovi incarichi, alcuni di noi hanno ancora spazio. Riteniamo di usare il sito dell’associazione per aiutare coloro che si fossero attivati troppo tardi oppure abbiano avuto difficoltà nel trovare le giuste competenze.

Corre l’obbligo di ricordare che l’EGE certificato ha le competenze per eseguire il lavoro di diagnosi, ma al tempo stesso non possiede la bacchetta magica per “inventare” informazioni che solo l’utilizzatore finale possiede, per cui è fondamentale una sua partecipazione attiva, e che per ottenere un risultato utile e conforme alla legge, il lavoro di diagnosi deve essere valorizzato correttamente. A tal proposito rimandiamo al documento realizzato dalla nostra associazione sul metodo per quantificare l’impegno necessario all’esecuzione di una diagnosi (link).

ESSENDO PASSATA LA SCADENZA DELLE DIAGNOSI, LA TABELLA DELLE PERSONE DISPONIBILI E’ STATA RIMOSSA RIMANDANDO ALL’INTERO ELENCO DEI NOSTRI ASSOCIATI (link)

 

Negli ultimi mesi, grazie al decreto legge 102 che l’ha resa obbligatoria, l’attività di diagnosi energetica è stata oggetto di un interesse sempre più crescente; in più la scadenza per la presentazione del documento da parte dei soggetti obbligati prevista per il 5 dicembre 2015, non lascia più molto tempo per adeguarsi.

Se a questo aggiungiamo la poca conoscenza di questo strumento da parte dei soggetti richiedenti, unito all’interesse dei fornitori di servizi, alcuni dei quali sono nuovi nel mondo della gestione dell’energia, corriamo il rischio di veder penalizzata un’occasione tanto attesa nel dare il giusto valore all’attività di diagnosi e soprattutto al risultato che questa deve garantire.

Infatti ogni attività di miglioramento della propria efficienza energetica, dal singolo intervento di miglioramento all’implementazione di un sistema di gestione dell’energia deve partire da un buon lavoro di diagnosi.

Allo scopo di aiutare il mercato, soprattutto l’utilizzatore finale, a capire come valutare la correttezza di una proposta economica di diagnosi, Assoege ha predisposto un documento che proverà a far chiarezza fornendo alcune indicazioni su come gli EGE tipicamente formulano la propria proposta economica per offrire questo servizio. Siccome non è possibile stilare a priori un listino prezzi per la diagnosi, è stato deciso di costruire un metodo partendo dalle esperienze di chi opera in questo ambito da molti anni.

Il fine ultimo di questo lavoro è di fornire un riferimento (non vincolante) che garantisca un servizio di qualità, evitando di cadere nella logica del prezzo più basso che nulla ha a che fare con un lavoro ad elevato valore aggiunto.

Per scaricare il documento clicca qui

Come previsto, grazie al decreto legge 102, la figura dell’EGE sta assumento un ruolo sempre più di rilievo e molti operatori del settore mostrano interesse nel voler certificare le proprie competenze come esperti in gestione dell’energia.

Tutto molto positivo, ma come sempre non siamo esenti da rischi. Alcune riflessioni del Presidente di Assoege nell’intervista rilasciata alla rivista Energy Manager News

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CopertinaEMnews-n°10

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